Mangiata a Genova per la prima volta, non so neanche quanti decenni fa, e fu subito amore, ma non avevo mai provato a farla in casa, pensando fosse impossibile… ma poi l’ho mangiata a casa di Luca …
Per me, questa è la farinata di Luca, perché a Luca viene così bene, ma così bene (in casa) che non ho potuto fare a meno di chiedergli la ricetta. Così l’ho subito provata e devo dire che il risultato è stato eccellente, ricetta perfetta e anche molto semplice.
Ecco gli ingredienti:
500 g. di ceci in polvere
1500 g. di acqua
80 g. di olio evo
15 g. di sale
Lavorate in una capace terrina mettendo la polvere di ceci, poi versate a filo l’acqua al centro e intanto miscelate con una frusta partendo sempre dal centro, questo vi permetterà di non fare grumi. Inserita tutta l’acqua dovrete ottenere una pastella molto liquida ed omogenea.
Lasciate la terrina ben coperta per una notte intera nel frigorifero a riposare. Tutti i tipi di impasto adorano riposare!
Considerate che con questi ingredienti otterrete circa 4 teglie, la tradizione vorrebbe la teglia in rame, ma io mi accontento di un tipo antiaderente.
Consiglio: non dimezzate la dose per ottenere 2 sole teglie… potreste pentirvene!
Il giorno dopo (comunque mai meno di 6 ore di riposo!) aggiungete alla pastella, sempre usando una frusta, l’olio e il sale ed emulsionate bene.
Accendete il forno in modalità ventilata a 220/240° e posizionate la griglia al centro. Ungete una teglia generosamente e posizionatela proprio sul fondo del forno (sotto alla griglia). Versate con l’aiuto di una caraffa la pastella in teglia (essendo molto liquida, questa operazione non può essere fatta fuori dal forno, rovescereste tutto nel trasportare la teglia!) e cuocete per circa 8 minuti; questa operazione sul fondo del forno consentirà la formazione della crosticina di base.
Trascorsi gli 8 minuti, passate la teglia dal fondo del forno a sopra la griglia (questo sarà possibile perché si sarà leggermente rassodata) e proseguite la cottura per altri 10/15 minuti, regolatevi con il vostro forno, il risultato dovrà essere ben dorato.
Sfornate la farinata e tagliatela a pezzi, può essere mangiata con qualsiasi cosa in accompagnamento e, perché no, anche degustata in purezza con una macinata di pepe dal mulinello, non ha eguali!