Olio tunisino, quali differenze con l’olio italiano? Dopo le polemiche facciamo chiarezza sull’olio extravergine di oliva, simbolo del made in Italy.
L’olio tunisino è stato al centro di moltissime polemiche in questi giorni dopo che il Parlamento Europeo ha approvato l’importazione di 35.000 tonnellate di olio di oliva senza dazio.
Ricordiamo che in Europa è già prevista l’importazione di 56.700 tonnellate di olio tunisino senza dazi, a cui dunque vanno ad aggiungersi queste ulteriori 35.000 tonnellate.
I motivi del provvedimento
La Commissione Europea ha spiegato chiaramente che il provvedimento ha motivazioni di tipo politico, dato che è stato fatto per aiutare l’economia della Tunisia che fino a poco tempo fa si basava principalmente sul turismo e che, a causa degli attacchi terroristici dell’ISIS, è oggi in forte crisi.
Importante sottolineare come l’importazione riguarderà il semplice olio, e non l’olio extravergine di oliva.
La polemica
Non sono però mancate le polemiche (su Google News trovate un’esauriente rassegna stampa) dato che in molti hanno visto in una misura di questo tipo un danno diretto all’economia italiana e, soprattutto, ad uno dei prodotti principe del Made in Italy, ovvero l’olio extravergine di oliva.
Prima di qualsiasi discussione sull’opportunità o meno di questa mossa dell’Unione Europea è bene chiarire un dato importante: le importazioni di olio di oliva sono comunque necessarie per colmare un fabbisogno interno.
L’olio di oliva italiano infatti non è sufficiente a coprire tutta la richiesta di olio di oliva nel nostro paese e quindi è prassi comune importare olii di diversa provenienza.
Il consumo interno di olio di oliva in Italia sommato alle esportazioni si aggira intorno alle 800mila tonnellate a fronte di una produzione che raramente supera le 400mila tonnellate.
Già da questi numeri è evidente come la questione dell’olio tunisino sia decisamente marginale per il nostro mercato. Il problema vero infatti è quello della tracciabilità: l’olio di oliva deve sempre essere etichettato correttamente in modo che gli utenti possano scegliere in maniera consapevole quale olio comprare.
Il problema della tracciabilità
Il problema sorge, come al solito, quando qualcuno fa il furbo. Ipotizziamo infatti che qualcuno acquisti olio tunisino, lo misceli ad olio italiano e poi scrive sull’etichetta “miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea e non originari dell’Unione”, magari aggiungendo anche una bella bandiera tricolore.
La battaglia comune deve essere dunque quella per una tracciabilità chiara e trasparente, senza se e senza ma, perché solo in questo modo potremo tutelare un prodotto dalle proprietà uniche al mondo come il nostro olio extravergine di oliva.
Non va dimenticato infatti che l’olio extravergine che troviamo in commercio nella grande distribuzione in Italia e in Europa di solito è un blend di oli italiani, comunitari ed extracomunitari con olive che olive che provengono da Spagna, Turchia, Grecia, Italia e Tunisia, ovvero i principali produttori di olio nel Mediterraneo.
Di norma l’olio di oliva spagnolo è quello più presente dato che da anni la Spagna ha assunto un ruolo da leader nella produzione olivicola europea, acquisendo peraltro molte aziende storiche italiane).
Olio italiano, un patrimonio unico al mondo
Per parlare poi delle differenze tra l’olio d’oliva italiano e l’olio tunisimo basti dire che la filiera olivicola italiana può vantare centinaia di cultivar autoctone, adattatesi a condizioni pedoclimatiche estremamente diverse e dalle caratteristiche uniche.
Stiamo parlando quindi di una differenza qualitativa legata a tutta la filiera, differenza che diventa evidente quando andiamo poi a consultare i prezzi sugli scaffali dei supermercati: molto difficilmente un buon olio extravergine di oliva made in Italy può scendere sotto i 7 euro al litro.
Non c’è paese al mondo che possa vantare una varietà come quella italiana quando si parla di olio di oliva, ecco perché nel nostro store abbiamo scelto di proporvi soltanto olio extravergine di oliva proveniente da agricoltura biologica, un prodotto che non ha eguali al mondo.